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Correlazioni in Medicina



Cerdelga per il trattamento dei pazienti adulti con malattia di Gaucher di tipo 1


Cerdelga, il cui principio attivo è Eliglustat, è un medicinale indicato per il trattamento a lungo termine dei pazienti adulti con malattia di Gaucher di tipo 1.
La malattia di Gaucher è un raro disturbo ereditario in cui si osserva un deficit di un enzima denominato glucocerebrosidasi ( detto anche acido beta-glucosidasi ), che in condizioni normali metabolizza un grasso detto glucosilceramide ( o glucocerebroside ). In assenza dell’enzima, il grasso si deposita nell’organismo, in genere nel fegato, nella milza e nelle ossa. Ne derivano i sintomi tipici della malattia: anemia, stanchezza, tendenza alle ecchimosi e alle emorragie, ingrossamento della milza e del fegato, dolore alle ossa e fratture.

Cerdelga è impiegato nei pazienti affetti da malattia di Gaucher di tipo 1, ossia la forma che normalmente colpisce il fegato, la milza e le ossa. È usato nei soggetti che lo metabolizzano a velocità normale ( ossia nei cosiddetti metabolizzatori intermedi o estensivi ) o a velocità rallentata ( metabolizzatori lenti ).

Poiché il numero di pazienti affetti da malattia di Gaucher è basso, la malattia è considerata rara e Cerdelga è stato qualificato come medicinale orfano ( medicinale utilizzato nelle malattie rare ) il 4 dicembre 2007.

Cerdelga è disponibile sotto forma di capsule ( 84 mg ) da assumere per bocca. La terapia deve essere iniziata e seguita da un medico esperto nella gestione della malattia di Gaucher.
Prima di iniziare il trattamento con Cerdelga è necessario effettuare un test per determinare la rapidità di metabolizzazione del medicinale nell’organismo dei pazienti ( ossia per stabilire se si tratta di metabolizzatori lenti, intermedi o estensivi ). Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti che lo metabolizzano a una velocità molto elevata ( i cosiddetti metabolizzatori ultrarapidi ) o a soggetti di cui non è nota la capacità di metabolizzare il medicinale o nei quali la rapidità di metabolizzazione non sia stata determinata con un apposito test.
La dose raccomandata di Cerdelga è di una capsula due volte al giorno nei pazienti con un’attività di metabolizzazione rientrante nella norma ( metabolizzatori intermedi o estensivi ).
Nei pazienti il cui organismo metabolizza il medicinale lentamente ( metabolizzatori lenti ), la dose raccomandata è di una capsula una volta al giorno.

Eliglustat, agisce bloccando l’azione di un enzima coinvolto nella produzione di glucosilceramide. Poiché l’accumulo di questa sostanza grassa in organi quali milza, fegato e ossa è responsabile dei sintomi della malattia di Gaucher di tipo 1, ridurne la produzione concorre a limitarne l’accumulo in tali organi, che pertanto funzionano meglio.

Cerdelga si è dimostrato efficace nel trattamento della malattia di Gaucher nell’ambito di due studi principali.

Hanno partecipato al primo studio, che esaminava principalmente la riduzione delle dimensioni della milza, 40 pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1 precedentemente non-trattati. I soggetti trattati con Eliglustat hanno evidenziato una riduzione media delle dimensioni della milza del 28% rispetto all’aumento del 2% osservato nei pazienti trattati con placebo a distanza di 9 mesi dal trattamento.
I pazienti trattati con Cerdelga hanno inoltre evidenziato un miglioramento di altri segni della malattia, tra cui una riduzione delle dimensioni del fegato e un aumento dei livelli di emoglobina ( la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno nell’organismo ).
L’efficacia di Cerdelga è stata altresì dimostrata nell’ambito di un altro studio, cui hanno partecipato 160 pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1, precedentemente trattati con una terapia di sostituzione dell’enzima assente e nei quali i sintomi della malattia erano sotto controllo. Alcuni pazienti sono stati trattati con Cerdelga, mentre altri sono stati trattati con una terapia enzimatica sostitutiva. Da questo studio è emerso che, dopo un trattamento di un anno, la malattia è rimasta stabile nell’85% dei soggetti trattati con Cerdelga rispetto al 94% dei pazienti che hanno proseguito con la terapia enzimatica sostitutiva.

L’effetto indesiderato più comune di Cerdelga ( che può riguardare più di 1 persona su 10 ) è la diarrea, che interessa circa 6 pazienti su 100.

La maggior parte degli effetti indesiderati è lieve e transitoria.

Cerdelga non deve essere assunto in combinazione con taluni medicinali che possono interferire con la capacità dell’organismo di degradarlo, in quanto tale interferenza può incidere sui livelli di Cerdelga nel sangue.

Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell’European Medicines Agency ( EMA ) ha deciso che i benefici di Cerdelga sono superiori ai rischi. Cerdelga si è dimostrato efficace nel migliorare i sintomi della malattia in una maggioranza di pazienti con malattia di Gaucher di tipo 1 precedentemente non-trattati, oltre che nel mantenere la malattia stabile nella maggior parte dei pazienti precedentemente trattati con una terapia enzimatica sostitutiva. Tuttavia, una minoranza di pazienti ( circa il 15% ) che sono passati da una terapia enzimatica sostitutiva a Cerdelga non ha risposto in maniera ottimale dopo un trattamento di un anno. Per questi pazienti è opportuno prendere in considerazione altre opzioni terapeutiche. La progressione della malattia deve essere periodicamente monitorata in tutti i pazienti che passano da una terapia enzimatica sostitutiva a Cerdelga.
Per quanto concerne la sicurezza, sebbene gli effetti indesiderati siano stati di natura per lo più lieve e transitoria, il CHMP ha raccomandato di studiare ulteriormente la sicurezza del medicinale nel lungo periodo. ( Xagena2015 )

Fonte: EMA, 2015

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